Quando il buon Dio creò Val Chisone, situandola in mezzo alle Alpi Cozie, non avrebbe mai immaginato che in così breve tempo (quella valle) sarebbe diventata la meta migliore sia per chi ama fare lunghe passeggiate per mille sentieri, sia per chi ama sciare in un vero e proprio Paradiso terrestre.
Altresì, se provassimo a osservare la vallata dall’alto, ci accorgeremmo presto anche della sua fortunata vicinanza con alcuni laghi naturali incantevoli che completano un affresco idilliaco.
Più precisamente, la Valchisone, confina a nord-ovest con la Val di Susa mentre a sud con la splendida Val Germanasca e Val Pellice e sul versante est lambisce Val Sangone.
Distante appena un’ora di auto da Torino accoglie il visitatore sorprendendolo con paesaggi incantevoli che spaziano dalle montagne ai laghi, dalle colline fiorite a fiumi dalle acque cristalline.
Ed è proprio fra questa natura incontaminata e generosa che troviamo alcuni fra i borghi più antichi d’Italia e fra i quali spicca, a mio avviso, Usseaux che è considerata il capoluogo delle 5 borgate più arcaiche della Val Chisone e situata a poco più di 40 km da Pinerolo e noto anche come il borgo dei murales (o del pane) grazie alla presenza di una quarantina di murales che rappresentano scene di un mondo passato, dipinti di una vita umile di contadini intenti al raccolto del grano, oppure, paesaggi dai tratti bucolici.
Leggi anche: Altopiano di Asiago: cosa vedere tra strade e sentieri, il Villaggio degli Gnomi e altre bellezze da non perdere
In molte rappresentazioni il tema centrale è il pane, da quando il chicco di grano è ancora nella spiga fino ad arrivare al mulino e alla sua cottura. Ancora oggi è possibile ammirare uno dei forni più datati nella zona (intatto e funzionante) realizzato intorno al 1700 e ancora in servizio come lo è anche il vecchio mulino ad acqua (Canton) utilizzato per la macina dei cereali. Io credo che trascorrere qualche ora a osservare il ciclo di trasformazione dei cereali in farina, con le stesse metodiche (e strumenti) utilizzate molti secoli fa valga davvero la pena.
Ma dal mese di giugno 2020, a Usseaux, vi è un’altra attrazione che vi farà ritornare un po’ bambini.
Sto parlando delle Big Bench realizzate da Chris Bangle nel parco naturale di Orsièra Rocciavrè.
Per chi non le conoscesse ancora sappiate che si tratta di gigantesche panchine a misura di giganti, La sensazione preminente che si avverte quando ci si trova innanzi è quella di essere diventati improvvisamente dei Puffi, degli Gnomi, dei Goblin o dei Lillipuziani se preferite ma, comunque, degli esseri dalle piccolissime dimensioni un po’ come le rane che popolano il Lago delle Rane non molto distante da lì e che con le sue acque cristalline vi regalerà momenti di vera gioia.
Dovete sapere, poi, che qualcuno si è preso la briga di creare addirittura una sorta di passaporto dei Big Bench che permette al possessore di poter rintracciare tutte le gigantesche panchine dislocate per tutto il Piemonte (e non solo!) raccogliendo dei timbri di “presa visione” e creando la Big Bench Community Project, una associazione no profit, che da anni si occupa di turismo e artigianato locale con la dichiarata intenzione di supportare e pubblicizzare il turismo intelligente fatto di borghi millenari e luoghi ancora in mano alla natura.
Val Chisone Escursioni: rifugi Val Chisone
In Val Chisone, poi, vanno di moda sempre le passeggiate che siano a piedi o a cavallo o in bike, (come preferite) è la stessa cosa. Il verbo qui impone di camminare, camminare e poi camminare ancora per tenersi in forma, respirare a polmoni aperti e degustare le specialità del posto a bocca spalancata man mano che si incontrano casali, trattorie o piccole aziende di produzioni tipiche.
Camminare e assaporare cibi del territorio vi farà bene anche alla mente annebbiata dal caos della vostra città e dallo smog che ogni mattina ci augura una buona giornata appena accendiamo il motore dell’auto.
Lo spazio non mi permette di dilungarmi oltre sugli altri 4 borghi e allora ho deciso di salutarvi con una parola chiave per ognuno di loto:
- Pourrières vi catturerà con le sue sagome di soldati che celebrano la battaglia di Assietta;
- Balboutèt è così nominata a causa dei quadranti solari posti sui muri delle case;
- Fraisse nota per le sue creazioni artigianali in legno;
- Laux che con il suo logo naturale da favola medioevale fa da specchio al cielo intento a contemplare la valle scampanellante di suoni e sapori che la Valle Chisone ha saputo catturare e preservare per i suoi figli.
Leggi anche: Trentino Valle di Vanoi: cosa vedere e cosa fare in questa magnifica zona
Per ulteriori informazioni consulta il portale Val Chisone, clicca qui:
portale della val chisone
Se trovi interessante l’articolo non esitare e condividilo sui tuoi social, come Whatsapp, Facebook o Instagram: mi aiuterai a crescere!