Life

E voi, ci dormite col cellulare sotto il cuscino?

Un articolo del 10 dicembre scorso, edito sul sito di Repubblica, parlava di un fenomeno diffuso tra gli adolescenti, che mi ha lasciata di stucco è dir poco.

C’ho pensato e ripensato e, se esiste davvero, fa alquanto paura. Il fenomeno in questione è lo Sleep Taxting.

Ma di cosa si tratta?

In poche parole è l’invio di messaggi durante il sonno. Più che effetti di uno strano sonnambulismo, in realtà è quando inviamo messaggi appena “svegli” ma proprio svegli ancora non siamo o mentre siamo a letto e stiamo per crollare nelle braccia di Morfeo. Quindi inviamo messaggi senza senso, incomprensibili o imbarazzanti. Questo avviene perché viviamo il mondo che è dentro questo rettangolo che abbiamo sempre con noi, in un modo così forte e intenso che non ce ne liberiamo mai.

Ma dite la verità? Avete dormito qualche volta col telefono sotto il cuscino?

Che poi mi sono sempre chiesta…se lo si fa..se il cellulare sta diventando una parte del nostro corpo, come il proseguo di una mano o del braccio…perché tanto negare questa “ossessione”da telefono?

“Nooo io mai col telefono sotto il cuscino!!!”

“Nooo io mai col telefono sul comodino”

Ma siamo sinceri…a breve inventeranno un mezzo che si impianta sotto pelle e che prenderà il posto del telefono, così da averlo DAVVERO con noi, nel vero senso della parola!

La conseguenza dello Sleep Taxting non è solo ok sono un folle, rintronato col cervello fuso che cavolo ho scritto? O Oh mio dio cosa gli ho mandato a quella? Non ci credo, proprio a lui dovevo scrivere quelle parole in aramaico? Ma ci sono altre conseguenze ben più gravi come:

la mancanza di riposo, di un effettivo valido riposo notturno e, da mamma di un bambino di quindici mesi, capisco bene quali siano le conseguenze della privazione di sonno.

Il fatto è che l’ insufficiente sonno mina il rendimento scolastico e può portare a un significativo squilibrio emotivo. Sì è nervosi, facilmente irritabili, poco concentrati con tutte le conseguenze come rischiare di fare un incidente in auto, litigare con chiunque e pentirsene subito dopo.

Io da tempo ho adottato il sistema di lasciare il telefono lontano la notte o fuori dalla camera. Fortunatamente esistono le classiche sveglie ancora, quindi possiamo non dover tenere il telefono vicino per forza con la scusa “eh ma la sveglia?”. Mi sento meglio, meno avvinghiata al cellulare. Ovviamente lo metto distante anche durante i pasti e mentre gioco con mio figlio.

Mi sento tranquilla, meno posseduta dal telefono, più in equilibrio con la vita. Consiglio a tutti queste tecniche da me adottate per restare sereni, avere un giusto rapporto col telefonino e coi social , oltre che sentirsi magari con le amiche per un caffè e vederle di persona anziche con una nota vocale o riuscire finalmente  a finire quel libro sul comodino.

 

 

Potrebbe piacerti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.