Abruzzo da scoprire Road

ABRUZZO… COSTA DEI TRABOCCHI

Quando vieni in Abruzzo puoi scegliere tra i 133 chilometri di litorale, i paesaggi e i paesi di collina, tra la campagna, uliveti e vigneti o le alte vette della montagna e qui, scegliere tra la pura natura incontaminata, ( essendo l’Abruzzo fra le regioni italiane con maggiore presenza di parchi e aree protette), tra i millenari borghi, santuari e rifugi spirituali o dedicarti ai tanti sport e quindi fare una vacanza attiva…

…ma se scegli il mare…

IN QUESTO CASO C’E’ DA FARE UN’ULTERIORE SCELTA... puoi pensare di soggiornare sul litorale nord dell’Abruzzo e qui le migliori spiagge sarebbero:

Alba Adriatica  per il divertimento e la vacanza attiva, 

Tortoreto con le ampie spiagge sabbiose, 

Giulianova antica colonia romana che nella sua parte alta conserva il centro storico, 

Roseto nel cui territorio si trova la Riserva Naturale del Borsacchio,

Pineto-Torre di Cerrano con le sue spiagge delimitate dai pini, tra cui svetta la Torre simbolo dell’Area marina protetta.

Questa zone sopra elencate vengono raggruppate, insieme a Silvi Marina e Martinsicuro, tra le città costiere che fanno parte di quello che è ormai definito Costa Giardino , perché alle spiagge sono affiancate aree verdi come pinete, parchi, fiumi ecc ..

https://www.google.com/amp/s/siviaggia.it/viaggi/costa-giardino-italia/199791/amp/

Dopo Pescara, città moderna e con il litorale più soggetto alla movida notturna, inizia un tratto di costa, in particolar modo da Ortona che, seppur anch’esso ricco di aree verdi, è famoso per il suggestivo susseguirsi di trabocchi, per i quali si dà l’omonimo nome di Costa dei Trabocchi.

Queste macchine da pesca protese verso il mare, descritti, dipinti, fotografati da chiunque..i trabocchi sono stati celebrati da molti artisti e sono testimoni di un’antica civiltà legata alla pesca e al mare..palafitte ancorate agli scogli, per il abruzzesi piace pensare siano silenziose vedette e fedeli guardiani della nostra costa. Un tempo vi abitavano le famiglie dei pescatori più poveri della zona assicurando alla gente di mare stabilità, in quanto vi si poteva pescare senza allontanarsi dalla costa.

L’abruzzese D’Annunzio, nel “Trionfo della morte” scriveva sui trabocchi, nel periodo in cui soggiornava con Barbara Leoni nel suo rifugio lungo la costa: “La grande macchina pescatoria composta di tronchi intrecciati, di assi e di gomene biancheggiava simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano…. pareva vivere di una vita propria avere un’aria e un’effigie di corpo animato. Il legno esposto per anni ed anni al sole, alla pioggia, alla raffica mostrava la sua fibra .. si sfaldava si consumava , si faceva candido come una tibia o lucido come l’argento o grigiastro come la selce… acquistava un’impronta distinta come quella d’una persona su cui la vecchiaia e la sofferenza avessero compiuto la loro opera crudele”.

È di questo particolare tratto di costa abruzzese che voglio parlarvi oggi!

Al contrario del vivace lungomare che ho presentato finora, quello del nord dell’Abruzzo, più moderno e accattivante, il tratto costiero di cui fanno parte i trabocchi, è un po’ più vintage ma ha tutti i suoi confort e le due idoneità per far parte della categoria “mare bellissimo dove trascorrere le vacanze” (categoria da me appena inventata).

Dotata di una lunga pista ciclabile che va appunto da Ortona a  Vasto marina fino alla suggestiva riserva naturale di Punta Aderci, la nota Costa dei Trabocchi non è solo il luogo dove sono nata, cresciuta e dove tutt’ora vivo, ma è un posto romantico se siete una coppia in cerca di luoghi pittoreschi dove trascorrere le ferie, ma anche se siete una famiglia, anzi, soprattutto se siete una famiglia!

Caratteristiche della Costa dei Trabocchi

Su questo tratto di litorale si alternano coste frastagliate a spiagge più basse e sabbiose, lidi ricchi di movida a lidi solitari quasi nascosti e sconosciuti.

Partiamo da Ortona, la mia città. Il Trabocco di Ortona è uno: Punta Mucchiola.

Ricca di storia e patria di grandi personaggi come Francesco Paolo Tosti, Cascella, zona acclamata e ben voluta da Margherita d’Austria, Ortona ha sia un tratto di spiaggia con sabbia, con hotel e camping, appena fuori dal centro del paese, che diverse baie e insenature con i sassi dove l’acqua è subito profonda ma sempre cristallina

Ripari di Giobbe, https://www..it/it/struttura/14/camping-ripari-di-giobbe

..fino ad arrivare ad un tratto di spiaggia adiacente il molo turistico dell’importante porto, il più importante d’Abruzzo, con soli 3 stabilimenti balneari e che porta il nome di Lido Saraceni. Piccolina si Ortona, con poca spiaggia , ma molto apprezzata dai turisti e dagli stessi ortonesi.

Sono dieci i comuni abruzzesi insigniti della ‘Bandiera verde’ dei pediatri 2019: a Ortona è toccato allo stabilimento balneare Dea Venere. Questo perché ha come caratteristica acqua limpida e bassa vicino alla riva, infatti soprattutto al mattino trovi sempre la bassa marea cosicché i bambini possono giocare tranquilli e i genitori essere spensierati, c’è una sabbia adatta per torri e castelli, bagnini e scialuppe di salvataggio, giochi..il Lido Dea Venere ha un vero e proprio parco giochi sulla spiaggia…spazi per cambiare il pannolino o allattare, e nelle vicinanze gelaterie, locali per l’aperitivo e ristoranti per i grandi.

Lasciando Ortona arriviamo a San Vito Chietino, che ha ben 4 Trabocchi:

  • Trabocco del Turchino
  • Trabocco San Giacomo
  • Trabocco Punta Tufano
  • Trabocco Valle Grotte

San Vito, definito da D’Annunzio come “il paese delle ginestre”, si divide in San Vito Paese e San Vito Marina, questo perché è sito su una collina rocciosa che scende al mare. Qui si trovano più spiagge ghiaiose che spiagge sabbiose, unico tratto con la sabbia è proprio limitrofo al molo nella zona centrale del paese e comprensivo di stabilimenti. Mentre la zona più famosa di San Vito è la Cala Turchina, spiagge di sassi e con un meraviglioso colore turchese delle acque del mare che le danno il nome.

La zona più turistica e suggestiva di San Vito è il Promontorio D’Annunziano, con l’omonimo eremo, chiamato così proprio perché il preferito di D’Annunzio e dove pare abbia composto le sue opere più famose ispirato dalla vista mozzafiato sul mare.

Continuando sul tratto di costa, eccoci arrivare a Rocca San Giovanni. I suoi Trabocchi sono:

  • Trabocco Sasso della Catena
  • Trabocco Punta Isolata
  • Trabocco Punta Cavalluccio
  • Trabocco Spezza Catena
  • Trabocco Punta Punciosa
  • Trabocco Punta Rocciosa

E si, avete letto bene, ci sono diversi Trabocchi qui. Il paese è tra i Borghi più belli d’Italia, la costa è s-p-e-t-t-a-c-o-l-a-r-e! Con il riconoscimento di sito d’interesse comunitario per il suo alto valore ambientale, Rocca San Giovanni conquista i cuori di chi la vede per la prima volta, soprattutto per le incredibili spiagge, come quella del Cavalluccio, tra le più belle della costa. Alcuni dei suoi Trabocchi sono aperti per visite guidate e ospitano la clientela per pranzo e cene a base di piatti della tradizione marinara abruzzese.

Giungiamo a Fossacesia e al suo famoso Trabocco Pesce Palombo, con annesso uno dei ristoranti più in voga. Il litorale ha una passeggiata adiacente la spiaggia stupenda, ricca di bar, gelaterie, ristoranti, botteghe e alla sera di anima e si ravviva con musica, spettacoli e i suoi locali all’ultimo grido.

Fossacesia è famosa per l’Abbazia di San Giovanni in Venere . Una basilica col vicino monastero, entrambi costruiti all’inizio del XIII secolo. Da mozzare il fiato è la vista panoramica che ha questa Abbazia, infatti sorge su una collina che domina la costa. I motivi del riferimento a Venere sono oggi riconosciuti esserne due: pare infatti che ci fosse un tempio pagano sul luogo dell’attuale chiesa dedicati alla dea ma il nome può essere anche dovuto alla presenza della fonte di Venere, fontana romana dove secondo una tradizione paganeggiante sussistente fino alla metà del Novecento, le donne che desideravano concepire un figlio si recavano ad attingere l’acqua sgorgante dalla stessa. 

Passiamo così dal Trabocco Punta le Morge di Torino di Sangro e giungiamo a Vasto con Trabocco Cungarelle, che prende il nome dal termine dialettale con il quale chiamano il tratto di mare su cui si trova e che fu costruito nel 1938. E il più famoso Trabocco Punta Aderci.

Nella stupenda e selvaggia Riserva Naturale di Punta Aderci, sorge sulla spiaggia ghiaiosa, questo scenografico e imperdibile Trabocco. L’area protetta della riserva, con i suoi 285 ettari (che arrivano a 400 con l’Area di protezione esterna) e che va’ dalla spiaggia di Punta Penna, attigua al Porto di Vasto (Punta della Lotta), alla foce fiume Sinello (confine con il comune di Casalbordino), ha come figura di spicco il Trabocco, circondato da scogliere con vista panoramica sul mare.  Intorno alla spiaggia, con l’acqua cristallina dal fondale sabbioso dove si possono ammirare stelle marine, pesci e polpi, non ci sono bar o stabilimenti ma solo la natura e quindi completamente incontaminata dalla civiltà. Lungo la spiaggia non mancano delle grotte dove cercare refrigerazione dalla giornata calda.

Se amate il mare non potete non visitare questo angolo di paradiso in Abruzzo!!!!

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