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Non ci sono regole nella mia famiglia!!!!!!!!!!!

La regola base della mia famiglia è che non ci sono regole!!

Esattamente! Scandalizzatevi pure mamme precisissime che se alle 19:31 i vostri figli non hanno ancora cenato, riuscite ad andare in escandescenza o, se una sera decidono di non lavarsi i denti, sarete lì a fare un tira e molla di lotte finché uno dei due non cede e quasi sempre siete voi, (oppure lui se non intransigete proprio nulla e siete severe quanto la Singorina Rottenmeier).
O ancora, alla fine i vostri figli vi ubbidiranno si, ma dopo  cinquanta minuti passati a ricordargli (a mo’ di Mary Poppins) che avete tappezzato tutta casa di fogli con su scritto le regole d’oro della vostra famiglia! Sapete quella serie di fogli attaccati al frigotifero o in altre zone della casa, con su scritto una regola per voi importantissima e accompagnata quasi sempre da un disegnino scaricato da Google?

Oh quanto odio le regole per bambini scritte e appiccicate sui muri, che sia casa o scuola ( che poi se vostro figlio è in età prescolare voglio proprio capire come potrà mai leggere quelle regole, per rammentarsele da sè e quindi sapere cosa deve fare per il quieto vivere civile, che sia casa o scuola, in un preciso momento della giornata).

Per me la regola è la non regola. Badate bene, ci sono arrivata col tempo a questa idea: qualche anno fa forse avrei messo anche io un foglio sul muro con scritto: “ Appena finisco di giocare riordino!”. E chi non vorrebbe un figlio che ascoltasse una regola simile? Magari dopo una sola volta che è stata detta o ricordata!

Documentandomi e leggendo in qua e in là libri e riviste , a favore o contro certi modi di educare,  sono arrivata alla conclusione che è inutile e deleterio, oltre che noiosissimo, spendersi tanto a scrivere regole o sgolarsi a ripeterle. Io l’odierei., voi no? immaginate nel vostro ufficio una serie di regole che vi ricordano ogni minuto cosa dovete o non dovete fare! Vi sentireste un po’ umiliati o sbaglio?
Come odiavo il programma ‘Sos Tata’ quando c’era il momento delle regole. Forse in quel caso servivano a dare un’idea al bambino su come sarebbero cambiati certi meccanismi con i genitori o nella routine quotidiana. Ma anche in questo caso non avrei parlato di regole.

Questo articoclo ho voluto scriverlo di getto dopo aver visto una mamma su Instagram, che ha una pagina pubblica, mostrare con orgoglio le regoline sparse per casa e mi sono un po’ rammaricata! MI sbaglierò forse, ma ora vi darò il mio punto di vista, che non so se sia corretto!

C’ho riflettuto bene e sono del parere che :

  • le regole sono fondamentali si, non si potrebbe vivere senza, sarebbe pura anarchia e per i nostri figli equivale a crescere male e senza un senso autorevole e civile;

  • sicuramente non inizierei mai una frase con :”la regola è, la regola dice o cosa dice la regola?”.

Perché quando la mattina io mi alzo e mi reco in bagno a lavarmi viso e denti, sto rispettando una regola o è una buona abitudine che ho acquisito?
Quando mangio composta a tavola, senza TV e lasciando il telefono lontano da me in modalità silenziosa, lo faccio perché è una regola o una sana abitudine che porta benessere con la mia famiglia nel momento dei pasti?
Quando qualcuno mi rivolge la parola io sono rispettosa ed educata, saluto e ringrazio all’occasione e lo faccio perché è una regola o perché è giusto farlo, visto che guardavo i miei genitori farlo e sono stata abituata così?

Esattamente questo è il succo della faccenda secondo me: io sono cresciuta imitando le buone abitudini dei miei genitori! Esempio: mio padre se vedeva qualcuno in difficoltà si precipitava qualsiasi cosa facesse, si è sempre rivolto a chiunque benevolmente anche a chi in quel momento gli dava fastidio…io l’ho sempre imitato e, esempio banale, anche al venditore ambulante che mi assilla al semaforo io riesco ad essere gentile. Esempio un po’ meno bello: mia mamma è ansiosa. Quindi  quando stavamo per fare qualcosa, che sia anche il semplice salire su una bici, iniziava ad elencare tutte le cose brutte che ci sarebbero potute accadere se facevamo una cosa o un’altra; ecco io riesco a non essere mai e dico mai tranquilla quando vedo mio figlio fare qualcosa. Mi trattengo perché so che se gli stessi troppo addosso, senza mai lasciarlo libero di sperimentare, non gli farei del bene anzi, eppure nella mia mente vedo i pericoli ovunque (grazie mamma!).

I bambini imparano dall’esempio, sempre. Se noi tutte le sere ci prepariamo per andare a letto insieme a loro, lavandoci i denti, sempre e sempre, per i nostri figli sarà una cosa normale come bere un bicchiere d’acqua. Se ogni volta che entriamo in auto li leghiamo e poi ci mettiamo la cintura, col tempo sarà normalissimo per i bambini farlo senza doverglielo ricordare. Come anche mangiare seduti tutti insieme fino alla fine dei pasti, aspettando che anche l’ultimo abbia finito.

Quindi la regola in casa mia è non parlare di regole, ma fare, fare ciò che vorrei mio figlio facesse sempre e quindi dargli l’esempio migliore. Non tratto mai male nessuno, sono sempre gentile, ringrazio, sorrido, non sclero quando sono in una situazione tesa. Ci lavoro ovviamente, perchè non è sempre facile , e ci saranno delle volte che sbaglierò alla grande ma se ho lui vicino mi impongo certi comportamenti. Vorrei guardare la TV spaparanzata sul divano ogni tanto, come ho fatto spesso per trent’anni, ma no, non lo faccio e non mi ci tuffo appena finito di cenare, ma sparecchio e rassetto e poi vado a metterlo a letto, solo dopo guarderò la TV. e qualche serie in santa pace, dando priorità e spazio alla messa a nanna come un momento importantissimo per noi e per le nostre coccole!! E il papà fa uguale, aiuta la mamma e ha le stesse buone abitudini.

Ovviamente le regole sono fatte per essere infrante, ogni tanto una pizza e film ci stanno, un’uscita con gli amici e via di corsa a letto tardi senza passare per la soave routine, ci stanno anche quelli….ogni tanto!

Non so se sbaglio, se faccio bene, lo vedrò nei risultati con il mio piccino nel tempo! Per ora punto tutto sul buon esempio e spero funzioni! L’idea è “faccio il meglio che posso!” Ma vi farò sapere.

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