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UN ASILO NEL MUSEO

Sul corriere della sera compare un articolo riguardante Firenze. Non è l’ennesimo bla bla bla politico o un evento culturale che la culla del rinascimento ospiterà a breve. Una notizia che mi sono catapultata a leggere e con vero interesse.

Un asilo in un museo!

È il primo in Italia… mentre in Europa, specialmente al nord, sono già diffusi.

Ma perché?

E come?

Che i musei si fossero adeguati anche a misura dei più piccoli, è una realtà accolta già da tempo. Nei musei oggi si fanno gite scolastiche, laboratori, addirittura giochi ed eventi per avvicinare sempre più, i più piccoli all’arte.

Ma come ha detto Patrizia Asproni, la proprietaria del museo che accoglierà i bambini in un vero e proprio asilo, da settembre a giugno: “È una sfida straordinaria […]Il Museo è già laboratorio di futuro e con i bambini lo sarà ancora di più. La missione alla base di questo progetto è quella di trasmettere alle nuove generazioni non solo il lascito degli artisti del passato ma gli strumenti per utilizzare questo patrimonio per il proprio futuro. La cultura è l’acqua della mente – conclude -: una risorsa indispensabile per la vita che deve essere di tutti e accessibile a tutti».

A me questa frase ha commosso.
Comunque il museo in questione è il Museo Marino Marini di Firenze e prenderà l’intera ala dell’ex convento di Piazza San Pancrazio e del Chiostro.

Trovo incredibile e affascinante questa iniziativa. Almeno che in Italia ci sia anche questa scelta. Altre numerose città, grandi o piccole, dovrebbero imitare questa novità scolastica.

Quanti genitori portano i figli nei musei, ma almeno dagli 8 anni in su (perché prima non li tieni), quanti genitori portano i figli ai laboratori musicali o artistici solo perché sanno che per un’ora o due faranno qualcosa di divertente e costruttivo. O, banalmente, quanti genitori propongono la pasta di sale, il didò, pennarelli e fogli, tempere e pennelli ai figli, perché hanno letto che sviluppa l’ingegno, la parte creativa nei nostri piccoli, (e perché non da meno staranno un po’ lontani dalla tecnologia).

Ora a Firenze ( spero presto anche altrove) un bambino respirerà l’arte nel vero senso della parola ,non dovrà aspettare una gita scolastica per vedere una statua o un dipinto , ma saranno intorno a lui ogni giorno…giocherà e spazierà, apprenderà e verrà educato -tutte cose normali che si fanno all’asilo- ma con una marcia in più sulla parte esteta, e questa sarà la sua guida per 3 anni importanti della sua vita…oltre il fatto che avrà dei ricordi pazzeschi che lo guideranno nel tempo, che influenzeranno anche le sue scelte future e lo accompagneranno per sempre.

W questa fantastica iniziativa…

W Firenze!

http://living.corriere.it/tendenze/extra/al-marino-marini-di-firenze-l-asilo-nel-museo/

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