Viaggiare... a piedi

Camminando in Abruzzo: il Cammino dei Briganti

Abruzzo, regione verde d’Europa che ha diversi tipi di ‘Cammini’…come…

  • IL CAMMINO DI SAN TOMMASO
  • CAMMINO NATURALE DEI PARCHI
  • IL TRATTURO MAGNO
  • IL SENTIERO DELLA LIBERTÀ
  • IL CAMMINO DEI BRIGANTI
  • IL CAMMINO DELLE TERRE MUTATE

La vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi.

Bruce Chatwin

Tante sono le persone che si affidano a questo modo di viaggiare…il cammino! Quando ci riferiamo al cammino come tipo di viaggio non pensiamo solo all’autostop e alla modalità di viaggio che significa “a piedi” … Ma proprio e interamente alla concezione che c’è dietro un cammino, ben più profondo di un semplice trekking!

Il più famoso, il primo che vi viene in mente se vi dovessi fare la domanda è: Santiago de Compostela! O anche la Via Francigena.


MA COSA SIGNIFICA FARE UN CAMMINO?

Affrontare un cammino vuol dire mettersi in gioco per vivere una grande esperienza, può sembrare banale ma in realtà ci può volere parecchio tempo prima che una persona decida di affrontare questo tipo di viaggio che non prevede agevolazioni ma che ti darà sicuramente grandi soddisfazioni!

Oltre l’affrontare una preparazione fisica e essere preparati nell’equipaggiamento!

Tra le massime espressioni del turismo green in Abruzzo e nel centro Italia c’è appunto il Cammino dei Briganti: che ripercorre la via in cui un tempo si nascondevano i briganti, seguendo la linea di confine tra lo Stato Pontificio e quello borbonico, sulle tracce di una delle pagine dell’Unificazione d’Italia. 

Si sviluppa lungo 100 km da percorrere a piedi o in mountain bike tra il Lazio e l’Abruzzo, il Cammino dei Briganti parte e arriva a Sante Marie, ed è stata stampata da qualche anno la guida “Il Cammino dei Briganti” di Luca Gianotti, Alberto Liberati e Fabiana Mapelli (Edizioni dei Cammini).

https://www.amazon.it/dp/8899240132/ref=cm_sw_r_other_apa_i_8n.SDbA6K6KNS

Non è solamente un cammino nella natura ma ci racconta le tante storie di briganti che hanno avuto qui le loro vicende, una storia di 150 anni fa, fatta anche di rapimenti, riscatti, violenza e soprusi. Il percorso attraversa un tratto montuoso caratterizzato da quote medie, tra gli 800 e i 1300 metri, è percorribile in sette giorni,attraversando boschi, paesini e natura meravigliosa, rifacendo proprio la stessa strada battuta circa un secolo e mezzo fa, dai Briganti della Banda di Cartore, tra Stato Pontificio e Regno borbonico ovvero tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. 

I briganti non erano malviventi, ma coloro che difendevano queste terre dall’invasione dei Sabaudi, i nuovi padroni arrivati dal nord che avevano decuplicato le tasse e imposto la leva obbligatoria a chi non poteva sottrarsi dall’obbligo di custodire la terra.
Il percorso ripercorre, dunque, una storia!

La tavola dei Briganti

Importante è sottolineare una caratteristica fondamentale di questo cammino, che riporto in modo rigoroso come è scritto sul sito:

www.ilcamminodeibriganti.wordpress.it



IMPORTANTE – Alcuni percorrono il Cammino dei Briganti aspettandosi qualcosa di simile alla Francigena: natura molto addomesticata, stradelli sterrati che corrono tra i campi, segnavia a ogni crocicchio, organizzazione costruita grazie a finanziamenti pubblici di milioni di euro. Niente di tutto questo, ragazzi! Se volete questo, andate a camminare la Francigena. Qui la natura abruzzese non è addomesticata, serve più attenzione, serve per esempio avere con sé una bussola, ed è assolutamente INDISPENSABILE la guida, che va letta e seguita con attenzione. Non ci sono infatti ancora segnali di legno sui bivi, ma si deve ragionare quando si arriva a un bivio, per capire la direzione. Ecco perché invitiamo a percorrere il Cammino senza fretta, serve avere tempo per ragionare!
Inoltre, oltre alla guida e alla bussola, serve la mappa, pubblicata dal 1 aprile 2017 da Edizioni Il Lupo, fondamentale per orientarsi. La trovate tra gli altri posti anche all’Ufficio della Riserva della Luppa a Sante Marie.

Ma vediamo nel dettaglio che luoghi attraversa:

  • 1° giorno da Sante Marie a Santo Stefano (5,6km)
  • 2° giorno da Santo Stefano  a Valdevarri e a Nesce (13,9 km)
Sante Marie
Santo Stefano
  • 3° giorno Nesce – Villerose – Spedino – Cartore (16,6 km).
Nesce
  • 4° giorno Anello di Cartore – Lago della Duchessa (o 12 o 15km)
Lago della Duchessa
  • 5° giorno Cartore – Santa Maria in Valle Porclaneta – Rosciolo (8km)
Santa Maria in Valle Porclaneta
  • 6° giorno Rosciolo – Magliano de’ Marsi – Casale Le Crete (Tagliacozzo) (14,5km)
Tagliacozzo
  • 7° giorno Casale Le Crete (Tagliacozzo) – Sante Marie (21km)
Tagliacozzo
Tagliacozzo

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