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Basilicata e i Sassi di Matera: una tappa lucana obbligatoria

Matera: tappa regina dell’estate lucana e di chi viaggia on the road verso il Salento.
La città lucana per eccellenza, vive tra molti altri borghi antichi nei dintorni, rendendo una vacanza in Basilicata unica e indimenticabile.

Mare, monti, tradizionali escursioni e buona tavola per i turisti che hanno trascorso le ferie nel Materano, alla ricerca di curiosità, pace e per gli amanti, mille zone dove fare belle foto da mettere poi sui Social.

Nel Potentino la nostra meta estiva è sempre una tappa tradizionale di itinerari familiari: ma quest’anno abbiamo sviato i laghi di Monticchio o le cascate di San Fele e visto posti che ancora non eravamo riusciti a visitare ed ammirare.

Agriturismi e trattorie turistiche dove assaggiare il buon cibo lucano e attrattive degli ormai noti paesi di Pietrapertosa e Castelmezzano con il Volo dell’Angelo tra i luoghi ormai tradizionali del tipico fuori porta.

Poi puoi scegliere tra le escursioni verso siti archeologici e itinerari naturalistici:

Un esempio fra tutti Craco, il «paese fantasma» abbandonato negli anni ’70 a causa di una frana, e Colobraro che si porta dietro la nomea di «paese della iella e del mistero”.

Il bello di questi posti è proprio che hanno fatto di due aspetti negativi un motivo di attrazione turistica, con visite guidate e spettacoli.

Matera

Il paese fantasma di Craco

Per appassionati e non, la “visita” a questa città abbandonata,una vera e propria città fantasma, è quasi d’obbligo.

Craco, a 50 km da Matera, ha il centro del tutto abbandonato, è così dal 1963, a causa di una frana.
L’aspetto spettrale ha contribuito, però, a renderlo una metà turistica molto ricercata e un ambito set cinematografico.
Qui sono state girate scene di “Cristo si è fermato ad Eboli” di Francesco Rosi e il finale di “The Passion” di Mel Gibson.

Craco

Curiosità sulla Capitale della Cultura 2019

Il resoconto delle nostre giornate coinvolge in modo particolare Matera.

La candidatura a Capitale europea della cultura per il 2019 e gli eventi che in quei mesi sono stati messi in piedi per raccontarne la sfida, hanno contribuito alla presenza di un gran numero di turisti nella Città dei Sassi l’anno scorso e non di meno quest’anno, anche in fase “pandemica”.

Molti gli stranieri e le comitive di italiani che hanno raggiunto Matera da località costiere e dai tour pugliesi…

Matera

Capitale europea della Cultura 2019, città dei Sassi, Patrimonio Nazionale dell’Unesco dal 1993….Matera è un centro di fascino incredibile.

Sapevate che è tra i paesi abitati più antichi al mondo?
E poi, per via della sua geografia, sono molte le suggestioni che offre.

Tra quelle più avvincenti, ricordiamo:

  • La Madonna della Bruna

La patrona della città, la Madonna della Bruna. La sua festa cade il 2 luglio, giorno in cui si svolgono 3 processioni. La prima è di mattina, la “processione dei pastori“, quando è il quadro della Vergine ad esser portato in giro per il paese. Poi quella della statua, guidata dalle autorità religiose e civili, con la scorta dei Cavalieri della Bruna, in direzione Chiesa di Piccianello. Per ultima, si ha la processione che riconduce l’effige all’interno del Duomo. Il trasporto avviene su di un carro, fatto in cartapesta che, al ritorno, è assalito dai fedeli, con lo scopo di portarsi un pezzo a casa, per devozione. A tal proposito, si parla di “strazzo“.

  • Fantasmi in giro per i Sassi

Pare inoltre che uno spirito di un monaco, appare sempre dove è scomparso qualcuno.
Non si tratta, però, del solo fantasma che si può vedere nel centro storico del capoluogo dell’omonima provincia. Esistono anche testimonianze di ombre (“la malambr“), anime dei defunti che scoraggiano i vivi dal seguire i loro passi.

Matera

Insomma Matera potrebbe essere un luogo perfetto dove festeggiare Halloween quest’anno!

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Il pane di Matera

Famosissimo per la sua bontà, consistenza ma soprattutto durata…da dove nasce?

In seguito all’invasione turca dell’Anatolia, inizia la dispersione di alcuni monaci eremiti, in giro per il mondo.
Una delle loro principali esigenze era preparare il pane in onore di Dio.

Il pane doveva essere morbido e adatto al Re dei Re.

Sulla base di un episodio relativo ai Re Magi, intenti a mangiare nella grotta di Betlemme, fu stabilita la necessità di preparare il pane nelle grotte. Tra i frati, alcuni giunsero nei dintorni di Matera, dove nelle caverne del posto, trovarono farina in quantità e riuscirono a prepararne di morbidissimo.

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